SIDERAZIONE

 

 

Ricordo

Dove le foglie

L’altr’anno caddero

Sul terreno inerte

Cireneé deboli

Tra vento e pioggia …

Sudiciume tardo autunnale.

Allora

Attraversavo l’eternità

Del bosco

Remoto sogno d’animali

Violenti

Portando la dolce allegria

Folle

Di chi contempla i giochi

Di madre natura.

E piansero a lungo

Gli ultimi selvaggi

Rivoluzionari

Tristi bambini derisi

Umane forme spettrali

Lacerando gli spazi

Indovini

Notte e giorno

Giorno e notte.

Così

Gridai

Mentre

Il mio stomaco

Veniva squarciato                                                      isterici e sadici

Nel mio sangue nero

 

L’angoscia della rugiada

Avvolse poi la trappola del mattino …

Piccola piaga di questo cammino.

 

r.a.c.