LA PIAGA NEL CERVELLO
Non potei vivere attraverso
Ogni lento secolo della mia esistenza
Così mi lasciai scivolare lento verso
L’arida strada di una mistica incoscienza
Sentendo il buon sangue freddo e pungente
Dei lisci serpenti bisognosi d’amore
E nel profondo del mio cervello silente
Là dove non esiste il dolore
Poche gocce caddero con violenza
Formando una piaga nel labirinto
Di vene al di sotto, l’innocenza
Dei miei sentimenti avvertì la vaga
Presenza della follia che strisciando
Si insinuò tra i miei depravati pensieri:
“sono anch’io un rettile”
ottobre 1976