INCUBI NOTTURNI V

 

Un fulmine

Come Dio dal cielo

È sceso a spezzare le gambe

All’ultimo cieco viandante.

Di lui è rimasta

Una piccola macchia bruciata

Tra le zolle

Un appassito ricordo

Di una sera felice

Troppo casuale.

Credo

Di aver capito

Cosa significhi

Far soffrire una persona

Senza rendersene neppure conto

1977