I VENTITRE’ (STORIA PER BENPENSANTI)
cala il sipario
come ogni sera
come di consueto
la gente si ritira
ed una lacrima scende
in dolci canali
scavati sui visi
intrisi di bianco
aspettando di morire
al limite del mento
bevendo piccole sorsate di vento
leggera brezza
invernale
oramai è un rito
questo trascinarsi
tra le pieghe untuose
di pelle logora
un poco segnata
dall’usura del tempo
e siamo noi
a decifrare il gioco
e siamo noi
a contare i giorni di questo fuoco
nascosto
in lardellanti fardelli
trascinati nelle case
in giorni lontani
questi lunghi giorni vani
dell’attesa
io
non
h
o
o
r
a
m
a
i più intesa
appesi
i
nostri
passeri
ai lunghi fili
persi…………………………………..
(Benjamin Grilt – 17/12/1980 r/a/c 17/12/1980)