DESTRA E SINISTRA

 

Ogni dito è numerato, dieci cervelli che affondano negli strati primitivi della meccanica e giocano d’azzardo

combinazioni senza fine.

Palmi, dorsi, recto e verso.

Alto, basso, dal basso verso l’alto, da sinistra a destra mentre la meccanica si apre come un libro, lascio andare

le mani sui tasti delle parole, destra e sinistra.

Combinando e scombinando qualcosa che sembra un gridare.

La sinistra scavalca la destra in un incrocio e rapidamente ritorna, senza sforzo.

Sono dentro alle mani: un granello atomico nel tonfo della circolazione.

Abbandonate sulla coperta di soli arancioni, le dita non si distendono, hanno preso la forma di un nido.

Nidi tiepidi.

La bava di una ragnatela sospira appesa al soffitto.