BERKANA

 

Cosa chiama il mio nome ?

BERKANA. Mia Regina. Foresta.

Echi di fruscio e sussurri.

Parlano di storie antiche. Amicizie rotte.

Forse vite infrante.

Eppure riconosco. In fondo al lago.

Integro il Cuore.

Quanti secoli sono passati da che oggi sono qui?

E guardo il mio viso. Riflesso. Osservarmi.

Il pulsare del Mondo dirige l’illusione del Tempo.

E’ TEMPO.

Quanti giorni ho dormito?

Non è dualismo. E’ solo poter scegliere infine.

E’ la voce della foresta. In cui ti perdi.

All’inizio della vita. E ti ritrovi.

A primavera inoltrata. E forgi lo sguardo.

E forgi l’Uomo.

Dove siete allora amici? Dove state combattendo?

La nebbia di Merlino è intessuta d’insidie.

Ma è sempre l’Alito del Drago.

IL DRAGO.

La vecchia bandiera. Noi schierati nella piana.

Davanti alle colline. Le spade incrociate.

Possiamo essere così belli davanti al Padre?

Mani strette. Tornano turbinanti foglie.

Tornano i sussurri. Il Freddo al cuore.

Le domande di vita e di morte.

Rincrescimento. La Foresta osserva.

Fuori da ogni gioco. Fuori.

Da ogni Tempo :

CORRI !

Suoni annunciano l’azione.

Scalpitano i piedi. I muscoli si tendono.

Spasimano. Solo per agire.

Solo per perdonare. Per abbracciare.

Ritornare.

Mi giro. La Foresta è lontana.

Ma i suoi sibili. Rumori sordi.

I suoi suoni sono ancora in me.

Mia Regina.

BERKANA

Creta, 28 Maggio 1998