PIONIERI NEL FINITO              (  troppo  poco  )

 

Darkus, uno strano cadavere,

morto da quindici giorni almeno,

impestava il tavolo della cucina ….

Darkus, uno strano tipo,

corroso da una violenta vampata sulfurea.

 

Pheelby, greco, idiota,

dalle grosse mani,

serve hamburgers & chips e Coca Cola,

sciogliendosi di sudore

tra i fiumi di grasso olio …

Nel cielo ….

Formalauth.

 

Due ardimentosi vanno in spedizione giù in cantina.

 

Un universo senza fiamme,

senza un minimo sospiro di vita,

pullula invece come una cucina,

mentre, tra noi, Koneckny,

ungherese, folte sopracciglia,

annaspa senza ossigeno …

Creasy, un tempo giovane,

non ha fretta,

soddisfatto sonnecchia…

acre si sparge profumo d’incenso.

 

Danger, l’ubriacone della cella 3,

affronta tutti i suoi draghi

e tutti i suoi leoni,

sa di non riuscirci,

sa di perdere

e si dispera,

poi si svuota lo stomaco

su un tappeto soffice e metallico

che ci protegge la vista

dal Cielo …

 

Che senso ha il cielo se l’universo è scomparso ?

Come parlare ancora di Lapidi

Quando le bocche sono ormai saldate tra loro ?

Ricadiamo

Insensibili

In quest’ultimo universo,

troppo,

troppo piccolo

per essere infinito …

 

Resta solo l’eternità del Pioniere…                                                              Troppo poco.

 

Thicktac tentenna sull’orologio,

si informa sul tempo e sull’umidità,

poi scandisce le ore …

con una risata.

 

Master indugia sui suoi occhiali,

appollaiato sulla credenza,

è cieco ma sa fingere bene,

di vedetta,

getta i suoi occhi

lungo la parabola della Via Lattea,

poi ricadono

nel Cielo …

 

Un Fenicio sbarca sul nostro cratere …

 

Si spalanca un crepaccio,

una bocca Assassina,

inghiottita la cucina,

vorrei essere ancora lì

ma sento Greatbell perduto gridare

e non lo posso aiutare…

 

Lo so,

tutto finito,

il groviglio di vipere

si scioglie

e si allontana

per il Cielo …

 

d.v.