MIMMA

 

Dal fondo delle tue discese
di capelli a perpendicolo
scruto altezze e sentieri
intrecciati o mossi da teneri sussurri
e sorrisi d’alisei.

abbaglio arrampicate
e salite a sorpresa
su fenditure pulsanti
di cuore o fra tornanti
e rapide di arterie
come autostrade scagliate
verso il tuo cuore

inforco svolte cieche
di gomiti marmorei
e cammino chiari altopiani
di lucide ginocchia –
che Fidia in visione estatica sognò –
di rosa tinte o paonazze
da fiaccole d’alba
o accarezzamenti di rosai.

su labbra di porpora
come terrazze coralline
nel vuoto sospese
mi sollevo e respiro
aria azzurra di cielo ed annego
l’ultima scaglia di senno
nel verde lago dei tuoi occhi

l’eco del mio amore
dissennato
mi torna appresso in cerchi perfetti

 

Alessandro Cancian

Rimini